Durata:
2 ore (più la preparazione delle soluzioni se non sono già pronte)
Scopo:
Determinare la durezza totale, permanente e temporanea di un'acqua.
Teoria:
La durezza era inizialmente intesa come la capacità di un'acqua di precipitare i saponi. Questo è dovuto principalmente alla presenza di ioni calcio e magnesio: la durezza sarà quindi la concentrazione di questi ioni nell'acqua, espressa come i mg/L di CaCO3 necessari per fornire la stessa concentrazione di cationi bivalenti.
Nell'acqua sono spesso presenti ioni bicarbonato: facendo bollire l'acqua, questi in parte si decompongono in anidride carbonica e acqua, e in parte precipitano come carbonati di calcio e magnesio:
Nell'acqua sono spesso presenti ioni bicarbonato: facendo bollire l'acqua, questi in parte si decompongono in anidride carbonica e acqua, e in parte precipitano come carbonati di calcio e magnesio:
Ca2+ + 2HCO3-
⇋ CaCO3 (s) + H2O
+ CO2↑
Lo spostamento a destra di questo equilibrio, dovuto all'alta temperatura, e la conseguente precipitazione di carbonati, sottraggono ioni calcio e magnesio dalla soluzione: la durezza dell'acqua quindi si abbassa. La durezza iniziale, prima della bollitura, si dice durezza totale, la durezza residua dopo la bollitura è la durezza permanente. La differenza tra durezza totale e durezza permanente è la durezza temporanea. La durezza temporanea è particolarmente importante, perché indica la capacità dell'acqua di depositare calcare (carbonato di calcio).
Per determinare la durezza è possibile effettuare una titolazione complessometrica con EDTA (acido etilendiamminotetraacetico, o meglio il suo sale disodico). Questa sostanza è un chelante: avendo doppietti elettronici non condivisi in grado di complessare un catione da sei direzioni diverse, può "avvolgersi" intorno ai cationi bivalenti formando un complesso nel rapporto stechiometrico di 1:1.
Per poter apprezzare il punto di equivalenza (cioè il momento in cui è stato aggiunto l'EDTA esattamente sufficiente a chelare tutti gli ioni calcio e magnesio presenti), è necessario un indicatore: si usa il NET (nero eriocromo T), una sostanza che in soluzione ha un colore blu, ma in presenza di ioni magnesio forma un complesso di colore rosa. A pH 10 il complesso Mg2+
- EDTA è più stabile del complesso Mg2+
- NET: quindi, finché non c'è ancora EDTA sufficiente a complessare tutti gli ioni calcio e magnesio, e in soluzione ci sono ancora ioni liberi, il NET formerà un complesso con gli ioni Mg2+, e la soluzione apparirà rosa. Quando invece l'EDTA avrà complessato tutti gli ioni calcio e magnesio, non rimarranno più ioni Mg2+ per formare il complesso con il NET, e la soluzione diventerà azzurra. Visto che per formare un complesso nettamente rosa con il NET è necessario lo ione magnesio, almeno una piccola quantità di questo deve essere presente in soluzione, per questo lo si aggiunge al tampone, insieme alla quantità di EDTA necessaria a complessarlo, in modo da non falsare l'analisi.
Tutto questo avviene a pH 10: perciò è necessario aggiungere all'acqua un tampone ammoniacale, che mantenga il pH al valore desiderato.
Materiale:
- Acqua da analizzare
- Soluzione tampone, preparata sciogliendo 1,179 g di sale disodico diidrato di EDTA e 0,780 g di solfato eptaidrato di magnesio in 50 mL di acqua, in seguito aggiungere 16,9 g di cloruro d'ammonio e 143 mL di idrossido di ammonio concentrato, infine diluire a 250 mL con acqua.
- Soluzione di EDTA 0,01 M
- Nero eriocromo T 1% in NaCl
- Acqua distillata
Strumenti:
- Becher
- Cilindro graduato (o meglio pipetta tarata da 25 mL)
- Pipetta tarata da 1 mL
- Buretta con sostegno
- Imbuto
- Spatola
- Piastra riscaldante
Procedimento:
Riempimento della buretta
- Avvinare la buretta, versandovi tramite imbuto circa 10 mL di EDTA e facendolo scorrere su tutte le superfici interne, prima di eliminarlo.
- Riempire la buretta tramite imbuto con EDTA fin sopra la linea dello zero.
- Far scendere l'EDTA in modo da riempire tutta la parte al di sotto del rubinetto.
- Se il livello di EDTA è sceso al di sotto dello zero, rabboccarlo.
- Togliere l'imbuto e far scendere l'EDTA fino ad azzerare la buretta.
Durezza totale
- Misurare con il cilindro graduato o con la pipetta tarata 25 mL di acqua da analizzare e versarli in un becher.
- Diluire con acqua distillata fino a 50 mL circa.
- Aggiungere 1 mL di soluzione tampone.
- Aggiungere una punta di spatola di indicatore.
- Titolare con EDTA fino al punto di viraggio.
Durezza permanente
- Ripetere i punti 1 e 2 come per la durezza totale.
- Portare a ebollizione, poi lasciare raffreddare.
- Ripetere i punti da 3 a 5 come per la durezza totale.
Per la durezza temporanea, fare la differenza tra durezza totale e durezza permanente.
Bibliografia
- APAT. Metodi analitici per le acque. 2004. Volume primo, pp. 137-140.
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