Durata: 30'
Scopo:
Individuare la presenza proteine in diversi alimenti.
Teoria:
In ambiente basico, una molecola con almeno due legami peptidici (quindi il biureto, ma anche qualsiasi polipeptide di almeno tre aminoacidi) forma, con gli ioni rameici, un complesso di colore viola.
Materiale:
- Alimenti (albume d'uovo, latte, soluzione zuccherina, etc ... )
- Solzuione di solfato rameico 0,5 M
- Soluzione di idrossido di sodio 10% (corrosivo: maneggiare con guanti)
Strumenti:
- Provette e portaprovette
- Pipette Pasteur
Procedimento:
- Versare circa 2 mL dell'alimento nella provetta
- Aggiungere alcune gocce di idrossido di sodio
- Aggiungere circa 2 mL di soluzione di solfato rameico
- Agitare, attendere due minuti e osservare
- Ripetere con gli altri alimenti
Risultato:
Se nell'alimento sono presenti proteine, dovrebbe formarsi una colorazione viola.
Bibliografia:
- Posca Vito. Dimensione chimica. Chimica organica. 2011, p. 172.
Scusate una domanda, avrei bisogno di un chiarimento in quanto vorrei far fare questa esperienza ai miei studenti:nel reattivo del biureto ho letto che è in teoria presente anche l'acido tartarico per evitare che il rame in soluzione reagisca con l'idrossido e precipiti come Cu(OH)2. Come mai in questo caso viene solo utilizzata una soluzione di solfato rameico? Viene comunque o il cambio di colore è in realtà dovuto ala reazione che ho riportato sopra? Grazie!
RispondiEliminaIl tartrato si aggiunge se uno vuole preparare un reattivo che possa essere conservato per un certo tempo, che contenga già sia la base che gli ioni rame. In questo caso la soluzione di solfato rameico viene aggiunta direttamente al campione portato a pH basico: sicuramente si forma una certa quantità di idrossido rameico azzurro, ma la reazione di complessazione è sufficientemente veloce da apprezzare la colorazione viola se in presenza di proteine.
RispondiEliminaIl trucco di aggiungere separatamente la base e il solfato di rame al momento dell'analisi è proprio per evitare di usare il tartrato, che non sempre è disponibile.
Direi che se però fosse disponibile non sarebbe male preparare con quello un reattivo già pronto.
Grazie infinite per la chiarissima e utilissima risposta!
EliminaChiarissimo, grazie
RispondiEliminaquesto è un'esperimento da fare anche in mirobiologi?
RispondiEliminaDipende qual è il programma da svolgere, anche se lo vedo più adatto ad un corso di biologia generale
RispondiEliminaqualcuno potrebbe scrivere la reazione chimica del biureto con il latte-
RispondiEliminaIl biureto non è presente nei reagenti utilizzati. Il test si chiama così perché eseguito sul biureto anziché sulle proteine dà lo stesso risultato positivo.
RispondiEliminaLa reazione avviene tra le proteine e gli ioni rameici, ed è una reazione di complessazione. Dai un'occhiata qui: https://www.thermofisher.com/it/en/home/life-science/protein-biology/protein-biology-learning-center/protein-biology-resource-library/pierce-protein-methods/chemistry-protein-assays.html
Buongiorno a tutti,
RispondiEliminain realtà i reattivi usati in quest'esperienza, sono gli stessi che vengono utilizzati nel saggio di Fehling per il riconoscimento degli zuccheri riducenti.