Durata: 45'
Scopo:
Osservare la corsa elettrolitica degli ioni Pb++ e I-.
Teoria:
Gli
ioni possono essere carichi positivamente o negativamente e migrare
così in direzioni opposte: quando ad una soluzione elettrolitica si
applica una differenza di potenziale, i cationi (ioni positivi) sono
attratti dal catodo (elettrodo negativo), mentre gli anioni (ioni
negativi) sono attratti dall'anodo (elettrodo positivo). Applicando
una differenza di potenziale ad una soluzione di Pb(NO3)2
posta
vicino all'anodo e
di KI vicino al catodo
si otterrà una migrazione degli ioni positivi
verso il catodo essendo attratti
dalla carica negativa dell'elettrodo e
uno spostamento degli ioni negativi verso l'anodo essendo attratti
dalla carica positiva.
2KI
+ Pb(NO3)2
→
PbI2
+ 2KNO3
Gli
ioni che entreranno in gioco in questa reazione sono Pb++
e I-.
Materiale:
-
Carta da filtro spessa
-
Soluzione di KNO3 0,1 M
-
Soluzione di KI 1 M
-
Soluzione di Pb(NO3)2 1 M
Strumenti:
- Generatore di tensione continua a 20 V
- Amperometro
- Cavetti elettrici con morsetti a coccodrillo
- Contagocce
- Vetrini da microscopio
Procedimento:
-
Tagliare due strisce di carta da filtro della stessa dimensione del vetrino da microscopio che servirà da supporto
-
Preparare il circuito elettrico con il generatore, l'amperometro e i cavi con morsetti collegati ai due estremi di un vetrino con carta filtro
-
Accendere il generatore e verificare mediante l'amperometro il non passaggio di corrente
-
Imbibire la striscia di carta con KNO3 mantenendola sopra al vetrino
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Pree 2-3 gocce di soluzione di ioduro di potassio nei pressi del catodo e 2-3 gocce di Pb(NO3)2 vicino all'anodo
-
Attendere circa 20 minuti per osservare la migrazione di PbI2 evidente come banda di colore giallo
-
Montare sul circuito il secondo vetrino con la striscia di carta imbevuta di KNO3
-
Porre 2-3 gocce di KI vicino all'anodo e 2-3 gocce di Pb(NO3)2 vicino al catodo
-
Osservare
Risultato:
Applicando
la differenza di potenziale al circuito con la carta asciutta si nota
che non vi è passaggio di corrente grazie alla misurazione con
l'amperometro, questo perchè non si ha nè passaggio di ioni, ne
passaggio di elettroni non avendo metalli che collegano i due
morsetti.
Imbevendo
di soluzione elettrolitica la prima striscia di carta di osserva il
passaggio di corrente che diviene molto evidente quando si ha il
completamento della reazione: gli ioni I-, migrando verso
l'elettrodo positivo (anodo), hanno incontrato gli ioni Pb++
in migrazione verso l'elettrodo negativo (catodo), generando nel
punto dell'incontro il precipitato giallo PbI2. La banda
gialla che si nota sulla striscia di carta non si troverà al centro
ma bensì spostata verso l'anodo, questo perchè lo ione ioduro è
più leggero di Pb++ e si muoverà più velocemente
all'interno della striscia raggiungendo prima il catione che si
troverà ancora all'inizio della sua corsa.
Montando
il secondo vetrino con la striscia di carta imbevuta in soluzione
elettrolitica ma con alcune gocce di ioduro di potassio vicino
all'anodo e gocce di piombo nitrato vicino al catodo, si osserva che
non vi è alcuna corsa degli ioni che si trovano già nei pressi
degli elettrodi da cui ricevono l'attrazione e non avverrà quindi la
reazione di precipitazione; si osserva però una reazione di
ossidazione degli ioni ioduro a I2 che formano una
soluzione bruna vicino all'anodo, e una riduzione degli ioni Pb++
che subiscono riduzione formando piombo metallico visibile nei pressi
del catodo.
Bibliografia:
Scienze a scuola - progetto Liceo scientifico Galileo Galilei di Ancona
Ciao, sono un insegnante di science trentino, vostro fan . grazie per le bellissime e dettagliate proposte. Mi chiedevo due cose
RispondiElimina1 se avete un riferimento bibliografico per questa esperienza
2 se potete dare notizie anche sull'amperaggio richiesto
grazie e complimenti
matteo (Trento)
Ciao Matteo, la bibliografia puoi trovarla in calce alla descrizione dell'esperienza.
EliminaNoi abbiamo utilizzato un generatore di corrente continua a 12V, ponendo in serie un tester abbiamo misurato l'intensità di corrente del sistema che, nel nostro caso, equivale a 0.6mA.
Saluti
Benedetta
Ciao Matteo, inoltro il tuo messaggio a Luca che ha messo a punto questo esperimento e che purtroppo non lavora più nel nostro istituto. Spero riesca a risponderti nel dettaglio.
RispondiEliminaSaluti