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Foto di E. Mori, D. Edeh e P. M. Berzioli |
Il muschio è un habitat piccolissimo, che però ospita moltissimi esseri viventi diversi: in questo esperimento estrarremo, osserveremo e classificheremo la fauna presente in un piccolo pezzo di muschio.
Questo esperimento nasce dall'attività di citizen science "I tardigradi vanno a scuola!" dell'Università di Modena e Reggio Emilia, invitiamo chi volesse svolgere l'esperimento a valutare di partecipare anche all'attività di citizen science.
Durata:
Raccolta del muschio: variabile.
Ammollo: minimo 15 minuti
Estrazione e osservazione: 1-2 ore solo osservazione, con fotografie anche 2-3 ore.
Scopo:
Osservare, fotografare e classificare la fauna microscopica presente all'interno del muschio.
Materiale:
- Muschio
- Acqua
- Vetrini coprioggetto
Strumenti:
- Beuta a collo largo con tappo (o altro contenitore con tappo in grado di contenere il muschio)
- Colino
- Imbuto con rubinetto, e relativo supporto con asta e anello (non indispensabile, si può anche raccogliere l'acqua di lavaggio del muschio in un contenitore qualsiasi. L'imbuto con rubinetto permette di prelevare più agevolmente la parte più bassa e più ricca di organismi dell'acqua di lavaggio)
- Piastre Petri
- Pipette Pasteur
- Vetrini portaoggetto
- Pinzette o aghi da dissezione
- Stereomicroscopi
- Microscopi
- Computer (necessario solo per la parte di fotografia)
Procedimento:
Prelievo
- Prelevare circa 16 cm2 di muschio, preferibilmente staccando più pezzetti diversi di muschio, tutti a non più di 40 cm di distanza l'uno dall'altro.
- Annotare:
- luogo, coordinate e altitudine di raccolta
- data di raccolta
- substrato del muschio (ad esempio "tronco di quercia", "parete rocciosa", etc...)
- altezza da terra
- Scattare una foto del muschio da vicino e da lontano
- Conservare il muschio in un sacchetto di carta
Se si desidera anche partecipare all'attività di citizen science "I tardigradi vanno a scuola!" dell'Università di Modena e Reggio Emilia, occorre raccogliere un secondo campione da spedire poi all'Università, secondo le modalità indicate sul sito.
Estrazione
- Mettere il muschio in un contenitore che si possa chiudere con il tappo (ad esempio una beuta a bocca larga) e coprirlo con acqua, lasciandolo in ammollo per almeno 15'.
- Chiudere il tappo e agitare l'acqua con il muschio.
- Filtrare attraverso il colino nell'imbuto con il rubinetto chiuso (se non è disponibile l'imbuto con rubinetto, si può filtrare in un contenitore qualsiasi).
- Strizzare il muschio, filtrando sempre l'acqua che ne esce attraverso il colino e raccogliendola nell'imbuto.
- Aprire il rubinetto e raccogliere la parte inferiore del filtrato in una piastra Petri. In questo modo è possibile riempire più piastre Petri (la prima sarà comunque quella probabilmente più ricca).
Osservazione
- Osservare la piastra allo stereomicroscopio, cercando di individuare organismi viventi.
- Cercare di fare una prima classificazione dell'organismo trovato. Un aiuto alla classificazione può essere questa guida.
- Annotare l'organismo in una tabella nella quale, per ogni gruppo di organismi (collemboli, acari, nematodi, tardigradi etc..) gli studenti segneranno il numero di organismi trovati.
- Cercare di prelevarlo con una pipetta Pasteur e trasferirlo su un vetrino portaoggetto insieme ad una goccia d'acqua. Per evitare di soffiare via l'organismo occorre premere il bulbo della pipetta prima di immergerla nell'acqua, e nel prelevare l'organismo occorre rilasciare poco, il bulbo, aspirando solo l'acqua strettamente necessaria ad aspirare anche l'organismo, altrimenti nella pipetta si troverà troppa acqua e non sarà possibile trasferirla tutta sul vetrino (oppure se ne trasferirà troppa, e il vetrino coprioggetto "galleggerà" su uno spesso strato di acqua.
- Coprire la goccia con un vetrino coprioggetto, facendolo scendere lentamente e delicatamente, aiutandovi con la punta della pinzetta.
- Osservare il vetrino al microscopio mettendo a fuoco il vetrino con l'obiettivo 4x, e cercare di individuare l'organismo. Se non si trova da nessuna parte verificare di aver messo a fuoco correttamente, se comunque non si trova, eliminare il vetrino immergendolo nel becher con acqua e detersivo, e tornare al punto 1. Se si trova, proseguire con il punto 7.
- Osservare e mettere a fuoco l'organismo con l'ingrandimento più adatto (che permetta di ingrandire il più possibile, continuando comunque a vedere l'intero organismo). Per usare l'obiettivo 100x occorre l'olio da immersione, che normalmente non è adatto a vetrini a fresco come questo, quindi consiglio di limitarsi al 40x.
- Regolare l'intensità luminosa (con la rotella alla base del microscopio) e l'apertura del diaframma (con la levetta sottile sotto il tavolino portapreparati) in modo da ottenere un'immagine con il miglior compromesso tra contrasto e risoluzione. Il condensatore deve essere nella posizione più alta possibile (leva grossa sotto il tavolino portata tutta verso destra).
Fotografia
È possibile proseguire l'esperimento scattando una fotografia all'organismo intero, impostando l'obiettivo che permetta il maggior ingrandimento possibile senza tagliare parti dell'organismo. Vedere la sezione "Fotografie e video al microscopio" della pagina sulle osservazioni al microscopio. Se possibile, è utile aggiungere una barra di scala alle immagini per agevolare l'identificazione degli organismi.
Condivisione tramite iNaturalist
Una volta ottenute le fotografie degli organismi trovati nel muschio, la pubblicazione tramite iNaturalist può essere un interessante completamento dell'attività: in questo modo sarà possibile ricevere l'aiuto di altri utenti più esperti nella classificazione degli organismi, e le osservazioni fatte entreranno a far parte di un database mondiale di osservazioni naturalistiche, diventando utili per la ricerca scientifica.
Bibliografia:
Laboratory of Evolutionary Zoology, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - I tardigradi vanno a scuola!
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