I lieviti sono organismi eterotrofi anaerobi facoltativi: in assenza di ossigeno, ottengono energia per la loro sopravvivenza dalla fermentazione dello zucchero glucosio che viene trasformato in alcol etilico e diossido di carbonio.
Come detto, i lieviti sono in grado di attuare sia un metabolismo aerobico che anaerobico: per tale motivo vengono anche definiti anaerobi facoltativi.
Tutti i lieviti, in presenza di ossigeno, iniziano velocemente a moltiplicarsi, producendo anidride carbonica come sottoprodotto. Quando l’ossigeno incomincia a scarseggiare, inizia la respirazione anaerobica, in cui scindono gli zuccheri semplici producendo anidride carbonica e alcool etilico.
In assenza di ossigeno, quindi, i lieviti sono in grado di trasformare il piruvato in etanolo secondo due reazioni consecutive: la prima consiste nella decarbossilazione del piruvato mentre la seconda tappa è la riduzione dell’acetaldeide in etanolo.
La reazione che siamo abituati a vedere è la seguente :
C6H12O6 ⇒ 2 CH3CH2OH + 2 CO2
glucosio ⇒ etanolo + anidride carbonica
Durata: 1 ora
Scopo:
Dimostrare che durante la fermentazione del lievito di birra vengono prodotti anidride carbonica ed etanolo (alcol etilico).Teoria:
Gli acini di uva, a osservarli bene, sono ricoperti spesso da una patina biancastra. Essa contiene una certa quantità di lieviti, appartenenti alla divisione Ascomycota.Come detto, i lieviti sono in grado di attuare sia un metabolismo aerobico che anaerobico: per tale motivo vengono anche definiti anaerobi facoltativi.
Tutti i lieviti, in presenza di ossigeno, iniziano velocemente a moltiplicarsi, producendo anidride carbonica come sottoprodotto. Quando l’ossigeno incomincia a scarseggiare, inizia la respirazione anaerobica, in cui scindono gli zuccheri semplici producendo anidride carbonica e alcool etilico.
In assenza di ossigeno, quindi, i lieviti sono in grado di trasformare il piruvato in etanolo secondo due reazioni consecutive: la prima consiste nella decarbossilazione del piruvato mentre la seconda tappa è la riduzione dell’acetaldeide in etanolo.
La reazione che siamo abituati a vedere è la seguente :
C6H12O6 ⇒ 2 CH3CH2OH + 2 CO2
glucosio ⇒ etanolo + anidride carbonica
Materiale:
- soluzione di acqua e zucchero con lievito
- blu di bromotimolo
- soluzione NaOH 10%
- reattivo di Lugol
Strumenti:
- aste di sostegno con pinza
- provette
- pipette
- tappo di gomma forato
- tubo di gomma
Procedimento:
Produzione di anidride carbonica da fermentazione:
- Fissare in posizione verticale sulle aste di sostegno due provette mediante le pinze metalliche
- In una provetta mettere la soluzione di acqua e zucchero con lievito
- Nell’altra provetta mettere la soluzione di blu di bromotimolo
- Mettere il tappo di gomma a chiudere la provetta contenente la soluzione con il lievito
- Collegare il tubo al tappo di gomma e immergere l’altra estremità nella soluzione di blu di bromotimolo (per velocizzare la fermentazione mettere la provetta in bagno termostato a 40-50°C
- Eseguire lo stesso procedimento con una soluzione di acqua e lievito senza zucchero per verificare l'esperienza
Produzione di etanolo da fermentazione:
- Con una pipetta trasferire circa 5 mL di soluzione contenente il lievito in una provetta
- Aggiungere 2 mL di NaOH al 10% e mescolare delicatamente
- Aggiungere circa 3 mL goccia a goccia di reattivo di Lugol e mescolare
Risultato:
Dopo qualche minuto dalla provetta contenente il lievito si vedranno salire alcune bollicine di gas che, passando attraverso il tubo di sviluppo, raggiungeranno la soluzione di blu di bromotimolo.Dopo circa 5 minuti, sul fondo della provetta si forma un precipitato giallo, lo iodoformio, un composto prodotto dalla reazione fra l’alcol etilico e lo iodio del reattivo di Lugol.
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Bibliografia:
Husak_prima_Quaderno di laboratorio.pdf
https://lezioniignoranti.altervista.org/fermentazione-alcolica-esperimento/
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