"A me, il primo giorno, toccò in sorte la preparazione del solfato di zinco: non doveva essere troppo difficile, si trattava di fare un elementare calcolo stechiometrico, e di attaccare lo zinco in granuli con acido solforico previamente diluito; concentrare, cristallizzare, asciugare alla pompa, lavare e ricristallizzare. Zinco, zinc, Zinck: ci si fanno i mastelli per la biancheria, non è un elemento che dica molto all’immaginazione, è grigio e i suoi sali sono incolori, non è tossico, non dà reazioni cromatiche vistose, insomma, è un metallo noioso. È noto all’umanità da due o tre secoli, non è dunque un veterano carico di gloria come il rame, e neppure uno di quegli elementini freschi freschi che portano ancora addosso il clamore della loro scoperta." (Primo Levi, Il sistema periodico)
Durata:
15' per iniziare la reazione, 1-2 giorni per completare la reazione, 15' filtrazione, alcuni giorni per l'essicazione.
Scopo:
Eseguire la sintesi del solfato di zinco.
Teoria:
Il solfato di zinco si può preparare ossidando lo zinco metallico con acido solforico, secondo la reazione:
Zn + H2SO4 →
ZnSO4 + H2
Dalla reazione si sviluppa idrogeno gassoso.
Se la reazione viene fatta avvenire partendo da granuli di zinco puro, è molto lenta: per aumentarne la velocità è possibile aggiungere solfato rameico come catalizzatore.
Se la reazione viene fatta avvenire partendo da granuli di zinco puro, è molto lenta: per aumentarne la velocità è possibile aggiungere solfato rameico come catalizzatore.
Materiale:
- Zinco in granuli
- Acido solforico, soluzione 1 M
- Solfato rameico, soluzione 0,5 M
- Carta da filtro
Strumenti:
- Pipetta tarata da 5 mL con propipetta
- Pipetta Pasteur
- Provette e portaprovette
- Imbuto e sostegno
- Cristallizzatore
- Vetrino da orologio
- Pinzette
- Bilancia tecnica
Procedimento:
- Prelevare 5 mL di acido solforico con la pipetta tarata e versarli in due provette.
- Nella seconda provetta aggiungere una o due gocce di soluzione di solfato rameico con la pipetta Pasteur.
- Pesare almeno 0,5 g di granuli di zinco su un vetrino da orologio, e con la pinzetta depositarli in ciascuna provetta.
- Lasciar reagire fino a che non si esaurisce la produzione di gas (possono essere necessari alcuni giorni).
- Filtrare e raccogliere il filtrato in un cristallizzatore.
- Lasciare evaporare completamente la soluzione
Risultato:
Dopo l'aggiunta dei granuli di zinco, dovrebbe svilupparsi un'effervescenza, molto più intensa nella provetta che contiene anche il solfato rameico. L'effervescenza dovrebbe proseguire per alcuni giorni, mentre i granuli di zinco dovrebbero scurirsi, ridursi di dimensioni e frammentarsi.
Una volta evaporata la soluzione, dovrebbe cristallizzare il solfato di zinco in sottili cristalli aciculari trasparenti.
Consigli di sicurezza:
L'acido solforico e la soluzione di solfato rameico sono irritanti: maneggiare con guanti e occhiali.
Il solfato di zinco prodotto provoca gravi lesioni oculari: maneggiarlo con guanti e occhiali. Inoltre è tossico per l'ambiente acquatico, non va eliminato versandolo nel lavandino, al contrario si può conservare e utilizzare come reagente.
Commenti:
Lo zinco deve essere molto puro, altrimenti la reazione inizia rapidamente in entrambe le provette e non si nota l'effetto del catalizzatore.
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