Preparazione della liscivia



La liscivia è una soluzione alcalina contenente solitamente idrossido di sodio (soda caustica) oppure idrossido di potassio (potassa caustica) intorno al 33%. Veniva utilizzata anticamente come detergente per panni, usato prima della diffusione delle lavatrici e dei moderni detersivi, realizzato trattando con acqua bollente la cenere di legno o di carbone di legna, che contiene grandi quantità di carbonato di sodio e di potassio.
I primi saponi sono stati ottenuti con l'azione della liscivia sui grassi come olio d'oliva o sego; tale processo è conosciuto come saponificazione. 
L'abitudine all'uso della liscivia per la pulizia è molto antica, essa è documentata fino dai tempi degli Assiri (2500 a.C.), e si è conservata per tutto il Medioevo, il Rinascimento e, nelle zone rurali, fino all'inizio del XX secolo. Dai paesi del medio oriente viene poi l'uso di aggiungere olio d'oliva o grasso animale alla liscivia calda per ottenere così il sapone.


Durata:  2 ore ebollizione + 24 ore per cristallizzare


Scopo:

Preparazione del carbonato di potassio dalla cenere di legno

Teoria:

La cenere di legno è composta principalmente da quattro elementi: Calcio, Potassio, Fosforo, Magnesio.

Dalle ceneri di legno è possibile ottenere un composto potassico fortemente basico, per questo motivo per secoli la liscivia, prodotta dall'ebollizione delle ceneri di legno, è stata il migliore detergente da bucato.

Più in generale la cenere di legno è stata sempre considerata un ottimo fertilizzante potassico. Il potassio, infatti, è uno dei 3 elementi necessari in relativamente forte quantità ( megaelementi ) a garantire la germinazione, la crescita e la fruttificazione delle piante.


Materiale:

  • Cenere di legno
  • Acido cloridrico sol. 1/3
  • Acqua distillata

Strumenti:

  • Filtro di carta
  • Imbuto
  • Sostegno per imbuto
  • Cartine all'indicatore universale
  • Filo nickel-cromo
  • Vetro al cobalto
  • Becher da 250 ml
  • Bacchetta in vetro
  • Palline in vetro
  • Piastra riscaldante
  • Becco bunsen

Procedimento:

  1. Versare 200 ml di acqua distillata in un becher;
  2. Aggiungere 3 g di cenere di legno mescolando fino a completa dispersione;
  3. Aggiungere 5 palline di vetro per favorire un'ebollizione uniforme e porre su piastra riscaldante;
  4. Mescolare e mantenere l'ebollizione per circa 2 ore;
  5. Aggiungere acqua distillata per mantenerne il livello inalterato;
  6. Spegnere la piastra e lasciare riposare per circa 15 minuti facendo decantare le particelle di cenere;
  7. Filtrare il sopranatante con filtro di carta e immutino sgocciolando il filtrato in un nuovo becher;
  8. Mettere il becher col filtrato sulla piastra riscaldante e portare a ebollizione finché il volume non si sarà ridotto di 1/10 (circa 10 ml);
  9. Lasciare evaporare per almeno 24 ore per permettere la cristallizzazione del sale;
  10. Raccogliere i cristalli di carbonato di potassio e procedere con un saggio alla fiamma.
  11. Procedere al saggio con cartina indicatrice per verificare il pH dei cristalli.

Risultato:

Il carbonato di potassio se sottoposto al saggio alla fiamma emette una colorazione violetta tipica degli ioni potassio, tuttavia la possibile presenza di sodio potrebbe mascherare la colorazione viola, per cui è necessario procedere all'osservazione tramite un vetro al cobalto.
Il saggio del pH con cartina indicatrice evidenzia il carattere fortemente basico del carbonato di potassio.
E' possibile procedere con l'aggiunta di HCl sol. 1/3 a qualche cristallo di sale per verificare la presenza del carbonato grazie alla produzione di effervescenza per lo sviluppo di anidride carbonica.


Consigli di sicurezza:

Si consiglia di utilizzare sempre tutti i dpi necessari. 
Visto il carattere fortemente basico del carbonato di potassio sarà necessario trattarlo indossando guanti e occhiali, che andranno mantenuti anche al momento dell'aggiunta di HCL, mentre è consigliato procedere ai saggi alla fiamma sotto cappa aspirante con vetro protettivo abbassato.


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Bibliografia:


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